La cronaca del raduno

Ho invano aspettato che qualcuno raccogliesse lo spunto per parlare del Raduno in modo inequivocabile, per far morire quelli che non sono venuti e far ricordare quelli che c'erano... Invano

Allora:
L'appuntamento per quelli che vengono da milano è alle 10.00 sotto casa del Renzo.
Naturalmente arrivano tutti, Arriva Ara da Genova, arrivano Leo e Margherita da Torino, arriviamo tutti... e Renzo per scendere le scale arriva - da vero ricchione - per ultimo.
Stiamo là un attimo, facciamo gli equipaggi, decidiamo l'uscita della tangenziale, si mettiamo sulle macchine... La bat-mobile di Nicola porta il Capo dei Ricchioni. Ad una domanda da parte della Monica da finestrino a finestrino, il mitico Renzo invece di rispondere, dice: "Siamo già là" e questo gli è fatale.
Brum brum brum, entriamo in tangenziale con la mitica macchina nuova del FabioZ e ci troviamo davanti...la tangenziale bloccata!!!
Stiamo mezz'ora in coda, smadonniamo a destra e a manca per i cretini che fanno sorpassi a destra nella coda della tangenziale, il tutto stemperato esclusivamente dalla cassetta musica anni '70 fornita da Monica (You can ring my beeeeeeeeeeeell, ring my bell!).
Arriviamo infine alla barriera dell'Autostrada, FabioZ e Persy mettono le ali e voliamo più veloci della luce. Il Persy faceva le finte, restando a destra quando noi eravamo sulla corsia di sinistra e mettendosi in sorpasso appena noi ci mettevamo a destra dietro di lui, ma la vetturetta mega turbo del FabioZ ha retto benissimo la sfida dell'A3 ed ha tenuto i 180 senza battere ciglio. Dopo 220 km che ci sono sembrati pochi minuti (in affetti ci abbiamo messo 1 ora e mezzo) arriviamo in vista dell'autogrill. Entriamo certi di trovare già quelli che "erano già là", e invece troviamo solo il sindaco che sulla fiammante mazda verde col cartello di "sindaco" sopra, finiva di leggere il giornale.
Arriva il FabioZ, arriva il Persy e della bat-mobile nemmeno l'ombra. Telefoniamo e riceviamo vaghe giustificazioni sul fare benzina, sull'aspettare la Mafe, non si sa come, non si sa perchè, fatto sta che ci mettono quasi 10 minuti prima di arrivare, quelli che "erano già là".

Ma almeno loro sono arrivati, perchè invece la macchina della Mafe (Mafe, ribadiscilo, che non guidavi tu, che ti sei presa dei nomi da "donna al volante") non ha visto (????) l'autogrill gigante che faceva ponte sull'autostrada ed è andata oltre.
Nel frattempo toto telefonava per dire che era arrivato sano e salvo e che prendeva il sole sulla panchina sotto il patriota.
Recuperati tutti, FabioZ ci guida carovanin-carovanina in piazza Mazzini, destreggiandosi con estrema padronanza nei sensi unici di Padova Centro.
Parcheggiamo e vediamo da lontano una marea di persone sotto il monumento di Mazzini, che potevano essere:
1. o un comizio
2. o un raduno bagongo
E devo dire che un po' del comizio l'ha avuto, quando il Carlo è salito su una panchina ed ha cominciato a fare l'appello, o forse sembrava piùHyde Park coll'angolo di quelli che salgono sulla cassettina per parlare...
La Bruna telefona e dice di aspettare lei e Pierangelo, e cominciano le presentazioni. Ad un certo punto mi ritrovo con la mano nelle mani di uno dall'aria innocua.
"Indovina chi è?" mi fanno. MAI nemmeno nella prossima vita avrei indovinato che era il Tosi! Di solito il savoir faire mi salva da queste situazioni imbarazzanti, ma troppo viva era ancora la storia di essere stata etichettata come una milanese che la dà solo a quelli col grano, e con un sorriso a denti stretti tutto quello che riesco a dire è: "ed io ti sto anche stringendo la mano, me la ridai?"
Meno male che il dominatore di chicago è insensibile anche alle accoglienze, tra le altre cose, per cui non se l'è troppo presa (e alla fine l'ho anche baciato per salutarlo, vorrei vedere, che si lamentasse pure! ;-) )
Festaioli, contenti come all'asilo nell'ora di ricreazione, ci salutiamo, ci abbracciamo, facciamo l'appello e - Carlo in testa - andiamo al ristorante, stile carovana da pranzo di nozze.
E tavolata da pranzo di nozze sembrava, alla Trattoria della Mora (la Mora non l'abbiamo mai vista, però). Dimentichi delle promesse dei posti, alcuni si siedono in ordine sparso (la figura peggiore la fa Sam, che dopo averci cagato il cazzo per giorni sullo stare vicino alla Tuffa e sul voler stare lontano da FabioZ, come un vitello che va consapevole al macello si dimentica della Tuffa e si siede DAVANTI a FabioZ), anche se ancora stento a credere nell'assenza di un piano strategico pre-esistente sulla disposizione dell'asse Renzo-Fabio con in mezzo il Sam che da le spalle a Renzo. Ci si mescola abbastanza, la Elsa che si accaparra come annunciato pubblicamente Pierangelo accanto e la Fede che, come annunciato anche lei, è davanti ad Ara.
Il pranzo comincia bene, le premesse sono fantastiche: pur non avendo una posizione a tavola perticolarmente di punta, il CdR viene servito - regolarmente - per ultimo. Tutto nella norma, pare.
E invece no.
Foto turistica del Tosi al tavolino da solo, 5000 a scatto, si assaggia - che buoni - i primi e poi con un colpo magistrale, ad un certo punto il Persy si sposta accanto a Leo, si spaccia per un neo arrivato e si fa servire di nuovo il doppio primo (Carlo, Graziano, Monica: ecco svelato il mistero della quota mancante: hanno fatto la divisione per uno in più quindi alla fine, pagati tutti, mancava il fantasma del Persy arrivato alla fine!) il tutto mentre il Renzo chiamava il Sam, che si girava, mostrando il fianco - e il piatto - a FabioZ il quale attingeva a piene forchettate dal piatto del ricchione di cui sopra.
Senza vergogna il Sam, che alla fine ruba alle donzelle, pur di non restare a bocca asciutta!
E che dire, di quando il Leo ha reso pubbliche le fantasie nascoste del CdR rivelate nella segreta alcova di una chat in icq? Vi basti solo sapere che il Renzo lo dava, il Persy lo prendeva e il Leo picchiava il Persy... Ho rischiato più volte il soffocamento, mentre il sindaco proclamava il testo della chat! Eppoi si sono scatenati tutti, tutti si sono alzati, tutti erano altrove, io che cercavo di contenere i bottoni che si sbottonavano da soli (ma avevo Pierangelo accanto che mi avvisava della tracimazione del bottone), la Monica ogni tanto tirava fuori un regalo per qualcuno, la Tuffa che faceva annunci meravigliosi! ( :-)) )...
Alla fine del pranzo, fuori nel pergolato eleggiamo toto come bagongo dell'anno in qualità di bagongo venuto da piu' lontano dopo Tantris che però era uscente di ruolo.
E poi?
Poi saliamo sull'argine, troviamo un campetto col le altalene e Sam prima tenta il suicidio scivolando dall'altalena, poi tenta l'evirazione scivolando dal dondolo, poi tenta qualcos'altro ma non so cosa, perchè poi alla fine stremato lo ritroviamo addormentato su una panchina, come il migliore dei bagonghi barboni...
La Vera e Letizia scappano salutando tutti e ci ritroviamo là, a guardarci in faccia con l'espressione beata di quelli che potrebbe capitare di tutto, ma non gliene fregherebbe un cosiddetto a nessuno, quando la voce della Mafe si alza dalla folla in "Giochiamo al gioco dei Mimi?". Faccio giusto in tempo a sedermi pensando che dopo tanto mangiare non sarei più riuscita ad avere un andamento diverso da quello del bradipo, che Sir Nicola (col gran ciambellano ricchione capo accanto) comincia a scegliere le squadre, stile ora di ginnastica e squadra di palla avvelenata. Qualcuno mi chiama, ed io mi offro di fare l'arbitro (peccato che ho cominciato a capire le regole dopo 150 anni rispetto agli altri)...E succede di tutto:
Bagonghi a destra, bagonghi a sinistra, coppia di bagonghi al centro mimanti... Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare e credo che quello che ho visto resterà impresso nella mia progenie nelle generazioni a venire...
Ho visto il Professor Natali che simulava gesti masturbatori da Autarchico, la Mafe che se avesse avuto il lecca lecca sarebbe stata una Lolita perfetta, la Monica che covava, Graziano molto per terra, e tanti altri che solo ipnosi regressiva potrerebbe a galla ma che turbano ancora i miei sonni...
Il tutto contornato da scene da mondiali che non hanno nulla da invidiare al pathos di cui sopra: il Capo dei ricchioni che si mette il maglione in testa gettandosi in ginocchio e che abbraccia la bruna come se fosse la sorella ritrovata, con la voce della Fede che ogni tanto ci infilava un "The Kingdom", c'entrasse o non c'entrasse.
Holden che disturbava in continuazione, i bagonghi che indovinavano cose impensabili (e avrebbero anche indovinato il mimo di "hana-bi", non so come, ma vista la magia che c'era nell'aria, TUTTO sarebbe stato possibile, quel sabato pomeriggio...).
E la cosa più buffa era quella delle faccie degli automobilisti che passavano sulla strada accanto al campetto: fossimo stati un mucchio di ballerine brasiliane vestite da carnevale, non avrebbero potuto guardarci con maggiore sbigottimento: quasi 40 bagonghi in real life non sono una cosa da poco...
Ad un certo punto cala la sera ed il freddo. Come bimbi che hanno giocato a sazietà ci guardiamo e ci diciamo: "e adesso?" nessuno vuole andare via, eppure qualcosa si deve pure fare. Carlo ci propone di andare in un'osteria in piazza mazzini e noi - che avremmo accettato anche di portare secchi di mattoni, pur di non andare via, accettiamo.
Nicola, Leo e Margherita ci salutano, idem il sindaco che ha segretamente sbirciato le foto di Francesca per tutto il pomeriggio (che tra l'altro ha un faccino davvero simpatico, si vede che è nata il 20 giugno, vero, toto?) ed il resto dei bagonghi si trasferisce nell'antica osteria di piazza mazzini (di cui, naturalmente non ricordo il nome). quello che ricordo è il buffo oste, un ometto segaligno sulla settantina che subito dice a Sam (in dialetto padovano) di non mettersi in mezzo, grande e grosso com'è, che intralcia il passaggio...
Il buffo oste è proprio simpatico: non solo ha già inquadrato da subito il Sandro, ma dopo un po' porta ai tavolini sparpagliati ricoperti di bagonghi ammonticchiati delle bottiglie di vinaccio (fragolino?) maltrattando quelli che chiedevano un bicchiere in più. Ma non è del tutto privo di buon senso: al terzo passaggio dietro all'ingombrante Sam - ormai confortato dalla confidenza che si ha con ciò che si riconosce - gli chiede: "Ma voi siete una squadra sportiva?" Sandro, con immenso acume, coglie l'occasione dello scherzo e gli risponde di sì. Peccato che di fronte a Sam c'ero io e l'ometto si gira verso di me e mi fa: "e tu?" pronta, rispondo: "io sono la mascotte!". Folgorato dalla battuta, l'ometto mi racconta ridendo una barzelletta in dialetto padovano di cui capisco il senso e poco il parlato.
Troppo presto Carlo ci saluta tutti e ci lascia, poi - telefonata sì, telefonata no - ci lascia anche il Fabio, destinato ad altri bagordi...
Stiamo meditando di aspettare con Toto (treno alle 22.30) e Ara (treno alle 00.15) là in quel posto caratteristico quando l'ancor più caratteristico oste ci fa: "Adesso andate via, che mi servono i tavoli!" E scopriamo così che anche le scalcinate osterie di piazza mazzini il sabato sera viaggiano su prenotazione... Smarriti come pecorelle in cerca dell'ovile, riconosciamo nel Renzo il nostro leader naturale, non fosse altro per l'indiscusso potere della compagnia della recchia, ottimamente rappresentata. E fiero condottiero, il renzo chiede informazioni su un posto vicino dove potersi fermare a bere qualcosa tirando tardi.
Mentre aspettiamo che il condottiero ci conduca alla conquista di un pub/bar/ristoro qualsiasi, Nico e Valeria salutano per continuare il viaggio alla volta di Ferrara e noi ci soffermiamo a chiacchierare sotto i portici, occasione durante la quale Sandro cerca di cavarmi un occhio con una gomitata (ho ancora il segno). Siccome è un ricchione, sbaglia la mira e mi fa solo un occhio pesto.
Altri bagonghi spariscono, saluti, baci, a presto risuonano sotto i portici.
Poi Renzo s'incammina e noi dietro, chi canta, chi parla, chi - andrej - saltella a mo' di gatto silvestro quando zampetta sulle dita delle zampe per correre dietro a titti (e un po' tutti rappresentavano il suo obiettivo preferito...) ;-)
Dopo un falso tentativo, entriamo in un locale che sembra l'imitazione dell'interno di un battello sul Mississippi, con ferro battuto, lampade da terra e da parete a mo' di lampione, velluti rossi. Incredibile, troviamo una tavolata immensa in cui stiamo comodamente.
E là comincia l'attesa, le risate, i pettegolezzi, le chiacchiere, le scommesse, si cambia di posto, c'è chi mangia (perchè non ho poi mangiato molto oggi a pranzo), chi beve soltanto, chi si ubriaca di birra e di altro.
Ad un certo punto ricevo una proposta di matrimonio da Andrej e lo ringrazio caldamente per avermi permesso di dire che qualcuno almeno una volta nella vita, me l'ha chiesto. La Fede è incredibilmente triste, ma se dio vuole la serata si raddrizza, il Capo dei Ricchioni che s'intende a meraviglia con Pierangelo e col Vanz dà un indimenticabile spettacolo di sè...
Ad un certo punto - troppo presto - è ora di andare per toto: lo salutiamo tutti, lo applaudiamo, facciamo i bagonghi iaciners all'interno di un locale dove non ci consoce nessuno e tutti ci guardano. Ma avete presente quando non ve ne frega assolutamente nulla di quelli che vi guardano? La tavolata scoppia nell'applauso al bagongo venuto da lontano e Toto con grazia fa un inchino e guadagna la porta.
Il tempo - purtroppo - passa. Una musicaccia orrenda costringe i bagonghi restanti ad accalcarsi l'uno sull'altro addosso al baricentro "CdR" che con Sam delizia tutti con scenette botta e risposta deliziose scolando litri di birra...
Arriva quasi l'ora di Ara, e come ad un segnale di qualcosa che finisce per tutti, ci alziamo per tornare in piazza mazzini. Il percorso è lo stesso che abbiamo fatto per arrivare nel locale, ma il passo è meno leggero.
In piazza mazzini Andreij - sbronzo come pochi - s'inginocchia di fronte alla mafe, abbraccia una Fede aerea, balla col CdR facendo il caschè, saltellando a destra e a manca come un novello nurejev.
Ara ci salutiamo, ci baciamo, facciamo il giro due volte... Purtroppo Ara il treno ce l'ha davvero e probabilmente ha il compito di assistere che Andreji prenda quello giusto e alla fine, nostro malgrado, ci separiamo.
Altro tragitto alle macchine parcheggiate e ci salutiamo tutti, quelli che tornano a Bologna, quelli che tornano a Vittorio Veneto, quelli che tornano a Milano.
Il viaggio di ritorno è stato strano, nella nostra macchina silenziosa perchè Monica è crollata nel sonno appena entrata, con the very best of Earth Wind & Fire in sottofondo io sarei tronata indietro ed avrei ricominciato tutto da capo....
Grazie davvero a tutti:

Grazie a Carlo, squisito ospite a cui - forse - non abbiamo impedito di tornare a testa alta a mangiare dalla Mora :-)
Grazie a Cristina, con cui ho parlato poco ma che irradiava sorridente compostezza su tutti noi.
Grazie a Renzo, con l'agento vivo addosso, senza il quale tutto, da un post al raduno, perde un po' di colore.
Grazie a Graziano, che con la sua sarcastica dolcezza ha rivendicato la paternità del nuovo bimbo di IAC
Grazie alla Tuffa, che non conoscevo ma che mi ha commossa per il suo annuncio e che ha elargito a noi tutti la sua meravigliosa serenità
Grazie a Pier che col suo sguardo furbetto entrando nel ristorante si è lamentato perchè ero meno scollata del raduno precedente.
Grazie alla Spiffa dal sorriso contagioso, con i suoi bellissimi capelli rossi e la gentilezza tessuta in tutto quello che dice
Grazie a Nico, dalla battuta sempre pronta e ogni volta di acutezza SBAMmante
Grazie a Valeria che ha accettato di venire a conoscere i pazzi con cui il suo fidanzato contende le ore lavorative spinto dalla missione del primo posto
Grazie a Federica non loquace come sempre, ma grazie al cielo sempre "viva" sotto al velo di tristezza che aveva negli occhi
Grazie al Tosi, per avere - almeno quello - un aspetto innocuo
Grazie a Tantris, serafico e dolcissimo che ogni tanto mi faceva domandare come facesse a reggere la masnada di scalmanati che eravamo
Grazie ad Ara, simpatico come pochi (ti confesso che avrei voluto abbracciatri da subito, ma mi sono vergognata, secondo me sei "piacevolmente abbracciabile" anche tu, come Holden e Sam)
Grazie a Bruna, bella e coraggiosa che ha affrontato col sorriso sulle labbra senza conoscere nessuno un orda di bagonghi scatenati...
Grazie ad Andreij, per la sua telecamera selvaggia, per i suoi passi a due, per le sue dichiarazioni...
Grazie al Bignami, che non ha taciuto un momento pe tutta la serata
Grazie al Vanz che non mi ha chiesto di cantare nei panni di Jessica Rabbit (nonstante un po' a qualcuno io l'abbia cantata all'orecchio) praticamente non abbiamo parlato, la prossima volta mi stordirai di chiacchiere, promesso?
Grazie a Monica, per aver covato ridendo, dimostrando che si puo' superare di tutto nella vita, con un sorriso.
Grazie a Pierangelo, che ha guardato noi tutti dritto negli occhi ed ha scoperto cose che tuttora solo lui conosce.
Grazie al Persy-macchina-mangiante che ci ha gabbati tutti mentre eravamo in tutt'altre faccende affaccendati
Grazie a Michele, che ha declamato con estrema padronanza il post di Renzo e Leo
Grazie a Leo per averlo stampato :-))
Grazie a Holden per essere se stesso
Grazie a Fabio per essere una delle persone piu' belle, positive e di buon carattere che io abbia mai incontrato: una medicina per la tristezza
Grazie a Toto per la strada, per il calore, per la vitalità e per la risata. Il 20 giugno vorrà pure dire qualcosa!:-)
Grazie a Sam per essere il gigante buono dall'abbraccio formidabile e terapeutico che mette il cuore nel cuore degli altri
Grazie alla Mafe che da quando affronta i preparativi del matrimonio ha un'aria perennemente sognante
Grazie ad Angelo, per aver contribuito allo sguardo sognante della Mafe e per aver accolto di buon grado la marcatura a uomo adottata dalla mafe per tenergli lontana qualsiasi donna
Grazie alla Vera, bellissima! ragazzi, siete tutti dei gran ricchioni, se io fossi un uomo, lei sarebbe costantemente oggetto di tacchinaggio. La prossima volta un po' piu' vicine, che abbiamo parlato solo 2 secondi e sono pochi per fare il pieno della tua piacevole compagnia
Grazie a Gaz, che nonstante il mangiare non fosse nemmeno lontanamente paragonabile alle sue leccornie, ha detto che si mangiava bene
Grazie a Letizia, dagli occhi stupendi e dallo spirito battagliero. :-) torna presto con Vera, anche a milano, vi aspettiamo entrambe!
Grazie a Dario, che veniva a chiedere conforto per la composizione dei cibi: il tuo coraggio nel credere che Monica sapesse cosa stava dicendo è davvero da medaglia!
Grazie a Nicola, Babbo Natale che ha sostituito le renne con la bat mobile ma ha conservato la tradizione del sigaro
Grazie a Stefano, che tiene per sè il nostro segreto :-)
Infine un grazie speciale a Margherita, che non solo ha retto un raduno bagongo, ma che alla fine sembrava pure fresca come una rosa (e ne propongo l'elezione a bagonga ad honorem)

Grazie per aver dato vita ad un bellissimo raduno!

FINE

Elsa di Fonzo