- CRONACA -

author: ENRICO BATTOCCHI

[IACINERS] Post raduno (2000/12/03)

 

Gran giornata, un raduno decisamente buono. Peccato per le assenze...
Poche note sparse:

- "Io sono oggettivamente simpatico" (detta da una persona a caso...)
- La compagnia appare ai passanti sempre piu' numerosa ed eterogenea.
Se sapessero anche le varie professioni ed occupazioni contemplate, avrebbero ancora piu' ragione a pensarlo.
- Rivedere Guy, e ad un raduno per giunta, e' sempre un piacere. ("Mi piaci cosi', sempre operativo...")
- Davide/enkidu assomiglia sputato a Sean Penn in "Carlito's Way".
- Madonna che freddo boia che c'e' a Bologna.
- Il Tosi, musicalmente, e' un gran bel bluff. Abbiamo le prove.
- La parola d'ordine ormai e' "Pavlov":
"Bibi, Holy Smoke?" "Bellissimo!"
"Bibi, I fiumi di porpora?" "Bellissimo!"
"Tosi, Irrlicht di Klaus Schulze?" "Capolavoro!"
- Un proiezionista che esce dalla cabina deve sempre tenere conto che il proiettore potrebbe andare fuori fuoco. E comunque, non e' detto che abbia l'ingresso gratis negli altri cinema.
- Pippawilson entra direttamente nelle parti alte della classifica (personale) di Miss IACine, ma la lotta e' dura (ed e' inutile, cara Vale, che tu ti schermisca).
- Un grazie a COMING SOON Television (TM), sponsor della manifestazione, e alla Coldiretti per il sostegno liquido offerto ai due poveri alcolisti anonimi (che peraltro, per salutarsi si sono abbondantemente slinguazzati, lontano dalla massa dei convenuti, ma proprio sotto le mie impressionabili pupille).
- Un sacco di altre cose che mi verranno in mente dopo averci dormito su...

author: HOLDEN

[RADUNO] Varie ed eventuali (2000/12/04)

 

Ennesimo raduno, ennesimo bel raduno.

- devo fare meno casino. me lo prometto sempre, non ce la faccio mai.

- è incredibile come i nuovi si rivelino sempre delle persone simpatiche. sempre.

- a proposito dei nuovi: castellini è altissimo, moritz è il de angeli magro.

- gli indiani, sabato notte, si sono vendicati nel mio fegato.

- w gli agricoltori e il trebbiano che offrivano.

- sul prossimo raduno i liguri candidano la loro genova come possibile luogo di raduno, mentre il gotha montanini candida la sua reggio. a me vanno bene entrambe, meglio l'ultima settimana di marzo che la prima.

- herzog è + herzoghiano di herzog.

author: BIBI

[IACINERS] Il raduno... mah! (2000/12/04)

 

Propongo che i raduni non vengano mai più fatti.
Sono uno spettacolo indecoroso: gente normalmente compassata si comporta in modo scandaloso; la quantità di stronzate che si sentono è nettamente superiore alla quantità di stronzate che si leggono; i maschietti si lasciano andare ad approcci patetici con iacine che lasciano fare solo per pietà; le donne non si lasciano andare abbastanza (e questo - signori miei - è il punto più dolente).

Poi il mangiare fa schifo, si pagano cifre normalmente inabbordabili, non si riesce a comunicare in modo soddisfacente con nessuno, mi trovo sempre seduto vicino al Tosi e Corrado non mi ha degnato di uno sguardo per tutto il giorno (il monco di merda era troppo impegnato ad accarezzare la testa della Filina... o a spazzolarle via la forfora? boh?)

Gli iaciners offrono un panorama desolante e decadente anche (e soprattutto) quando parlano di cinema. Quando cioè si scopre che le cose che di solito scrivono sul ng le pensano anche! Che vergogna... a voce alta, poi... così anche i camerieri sentono. Non ci si meravigli di trovare qualche sputacchio tra la sottiletta e la bistecca.

E' un covo di vipere: tutti pronti a parlar male di quelli seduti più lontani. I più furbi han provato a girovagare da un posto all'altro, ottenendo però il risultato di farsi parlar male prima dagli uni, poi dagli altri. Blueberry si è ribellato ed ha rimediato quattro punti sotto lo zigomo destro (i soliti informati assicurano che sia stato l'infido toto). La Pippa non sa chi sia Mario Bava e il laido holden è stato udito dai vicini ululare "non lo so neanch'io... chi se ne incula di quel vecchiume, fuggiamo insieme in un posto dove non si parli più di quest'arte insulsa e passatista". Il serafico Cobianchi abbozzava, ma stava solo studiando il modo di farlo sapere alla frivola Vale per far passare questo dato lstanghianamente a suo vantaggio.

Dei toscani, poi, è meglio non parlare. Il Caiazzo finge di essere un buono, sul ng, ma poi in real life lo si vede schiavizzare il tenero battocchi, brutalizzato fin dall'infanzia in modo infame... mica da meravigliarsi se poi ascolta certa musica.
Pacciani... ma insomma... ci sarà un modo per liberarsi anche di quel fardello?
Come ti giri te lo trovi alle spalle... che con un cognome così non ispira neanche troppa fiducia. Non dico niente del Manni, perché è grande e grosso (e poi gira con delle fighe da paura). Lo stesso vale per Guy, che dal vivo sembra meno cagacazzo di quando scrive, ma è tutta apparenza. Basta vedere anche gli altri liguri: Moritz è troppo impegnato a dimostrare di non essere stalinista per riuscire a credergli. Dell'inaffidabilità di Aramesh non è nemmeno il caso di parlare: passa il tempo a far credere che non riesce a leggere tutti i post perché deve giocare a dadi, quando è evidente a tutti che insegue qualche scopo secondario con pervicacia luciferina.


Sean Mallory è un mistero. Finge di essere stato per dei mesi altrove, ma lo si sente sussurrare a mojozen che disprezza tutti i maniaci di internet (ha detto proprio così! E mojo gli ha risposto che vale lo stesso anche per lui, ma che era costretto a stare lì a causa di una scommessa persa... boh)

Pierangelo si scassa il cazzo degli iaciners dopo mezzora e inventa che deve tornare a casa a guardare la partita della juve. E' stato visto la sera stessa in giro per Pieve di Soligo con gli amici naziskin a malmenare i barboni locali. Meglio il tosi, a quel punto, che parla parla, ma non agisce.

Insomma... a che pro?
Perchè rovinarsi l'idilliaca idea che ci si è fatti degli altri trovandosi di fronte a gentucola che non vale la metà del tempo passato ad immaginarci come potesse essere eccetera eccetera? E poi... Nicole Burnell esiste? O è Paperoga?
E che problemi ha? Una che usa un nick del genere qualche problema lo deve avere. Non si può dar retta alla malefica FedeA che dice "è un personaggio bellissimo"...

Ha poco il giudaico vito da dire che "non sono poi così male". E' solo apparenza. E, ad essere onesti, anche in apparenza non è gran che. Il Farina e la Chiara arrivano per ultimi, abituati alla loro gran vita da jet set, e subito si lamentano dei posti che gli sono stati riservati. Davide Enkidu75 ricorda pericolosamente Henrypioggiadisangue, e come passatempo tortura mosche e scarafaggi.
Shadow scatta foto e si prepara a ricattare qualche sventurato, colto a libidinare dietro le curve della torbida Elsa o dell'ambiguamente lussuriosa Libetta.

La Spiffa - l'ho vista io! - finge solidarietà terzomondiale acquistando un calendario da un negro tanto per bene a sole lire 7000 tuttocompreso.
Ma poi tira sul prezzo e alla fine lo umilia accusandolo di furto davanti alla Feltrinelli International. L'altra fintabuona (la lepida Bruna) le regge il gioco e fa da palo al Castellini mentre quest'ultimo ruba le elemosine raccolte da due zingarelle albanesi.

Graziano è uno stronzo. Ha detto che ho la faccia gonfia. Ed è per questo che sono ancora incazzato da ieri. Ma quando lo ritrovo vedremo chi dei due avrà la faccia più gonfia.

 

author: MORITZ BENEDIKT

[IACINERS]: Effetti del raduno (2000/12/04)

 

1) Ho perso la voce. Insomma, non mi sembra di aver parlato poi così tanto!
Durante il viaggio di ritorno la mia voce si è ridotta ad un bisbiglio roco, con gran divertimento di Corrado, Guglielmo, Sean Malory e del proiezionista di film porno coi capelli tinti. Forse l'umidità di Bologna.
2) Come disse Will Rogers, I never met someone I didn't like. Mi siete piaciuti tutti. Le donne emanavano tutte una carica di calda e fattiva umanità; gli uomini un più variegato panorama di protagonismi, vanità e manierismi - ma nessuno, assolutamente, dava l'impressione di essere stupido.
3) Kaplan, il Convitato di Pietra.
4) I più vicini a come li immaginavo: Battocchi, Libetta, Pippawilson, Vito.
I più lontani: Caiazzo, Holden, Castellini.

author: JOE GILLIS

[RADUNO] Un'aggregazione di cinefili borghesi e decadenti (2000/12/04)

 

Bologna era la location ideale, col suo clima freddo e la disperata nostalgia per i fasti del dominio comunista. Gli scansafatiche che si riconoscono nell'idiota nome di bagonghi si sono raggruppati nella capitale emiliana, spinti dal desiderio di confrontare le reciproche mediocrita'. Questi patetici individui sono accomunati da una dilettantesca affezione per il cinema, che richiederebbe ben altri rigori e furori. (Come dice il Maestro, le vera cause della crisi del cinema italiano sono i cinefili e la mancanza di memoria storica: ecco, queste due tare si ritrovano con terribile evidenza nel suddetto gruppazzo di tristi figuri).
Per tutto il Raduno ha trionfato un ipocrita spirito conviviale, ma il vostro ineffabile Joe Gillis e' qui per svelarvi gli oscuri segreti di quest'aggregazione di veterocinefili dalle ambizioni kultunry:
- Scandaloso il numero di coppiette borghesi che si sono presentate all'evento: Aramesh e signora, Valentina e consorte, Federica e consorte, Castellini e consorte, fakediAlberto e tipa dalle bande nere, bibi e corrado... Deludente Guglielmo, che ormai compromesso col sistema, non si lamenta piu' dell'asfissiante invasione delle altre meta' del cielo di it.arti.cine
- Ecco, Guglielmo: lo ricordo come un cazzuto sostenitore del cinema di genere, un tipo che spacca vari culi con l'eleganza delle sue flame. Al Raduno si e' presentato un tipo pacioccone e dimesso, che perfino Holden (l'uomo invisibile piu' casinista che si sia mai notato) riusciva a zittire.
- bibi e corrado hanno confermato la loro bassezza di cineasti decadenti: bibi e' ciarliero e inconcludente come al solito, e faceva il fighetto citando gli incomprensibili deliri verbali di Marcello Walter Bruno, criminale pennivendolo innamorato della propria criptica retorica. Corrado e' una macchietta, unico esempio di regista-videomaker che partecipa a un evento senza portarsi la
videocamera: risulta palese la sua imbarazzante afasia cinematografica, e' chiaro che fa i film col portafoglio e non col cuore.
- Pierangelo e Blueberry ci tolgono l'unica emozione maschia della giornata, giocando a Fight Club nelle ore precedenti il Raduno. Antonello e' quello che porta i segni piu' visibili del combattimento, ma la fuga Pierangelo subito dopo pranzo rivela che chi ne ha prese di piu' e' il vigliacco capogita
- Come al solito, si spendono un sacco di soldi e non si mangia neanche tanto bene
- Pippawilson e' una gran figa, e lo sa: tutti i perdenti del gruppo le cascano ai piedi al ristorante; lei civetta con tutti senza darla a nessuno. Pippa, hai un nome splendido e voglio averti nel mio prossimo film: e' un'opera rivoluzionaria, che fara' il pulito di tutto il vecchiume maleodorante in cui sguazzano i tuoi sfigati pretendenti
bagonghi.
- Grandi assenti il clan Manetti, l'indimenticabile .Renzo. e qualche borghese del nord come Leo Rieser o Nicola de Angeli
- BarryZ, Kaplan e Van Cleef: sticazzi, ma la rivoluzione la famo si' o no? Avreste dovuto vedere che duecoglioni, mi avete lasciato da solo in mezzo a questa manica di intellettualoidi del cazzo.
Dobbiamo essere compatti e passare all'azione.
- Kaplan, smetti di dire "dateci tempo", "abbiate fede": qui c'e' da spaccare vari culi, e questi mentre noi ci organizziamo serrano i ranghi... E poi sei un venduto: checcazzo, anche a bibi hai dato la tua sceneggiatura? Ieri era li' che raccontava di averla fatta leggere a Soldini che si era dimostrato interessato, ma gia' stavano discutendo di alcuni cambiamenti al titolo, alla struttura e ai dialoghi... Ecco, bravo, rovina tutto il nostro insopprimibile slancio rivoluzionario col tuo narcisismo ecadente. Come, "decadente" l'ho gia' usato? Mangiate la mia merda, stronzi!

 

 

author: MOJO ZEN

Il mio raduno (2000/12/05)

 

Questo e' stato sicuramente il miglior raduno della mia vita. Non tanto per il luogo dove si e' svolto, ma per le persone che ho potuto incontrare: forse un gruppo cosi' non si potra' mai piu' riunire.
Donne splendide, uomini affascinanti: proprio non riesco a decidere con chi incominciare, ma dovro' farlo, farlo per voi che, per vostra sfortuna, non avete potuto godere di questa sublime compagnia.
E chi, se non la Mafe, potrebbe essere la prima a cui va il mio pesiero. Donna vera, simbolo di chi mai rinuncerebbe ad un avvenimento simile, donna dolce e volitiva. Donna.
E Kiara, giovane musa dell'amor giovane, ancella dal passo leggiadro.
Una, mai nome fu cosi' veritiero: una e unica.
Marta, col fascinoso Pier, Venere botticelliana.
Letizia la lurker: ha cominciato ad immaginare questo raduno fin dal nostro ultimo incontro ravennate.
Emerenziano Paronzini, accompagnato dalle sorelle Tettamanti, una vera rivelazione: e' come tutti noi lo immaginavamo.
Nicole, Nicole Burnell, cosi' equilibrata.
Leo che non voleva piu' allontanarsi dal Macdonalds...
Il trio dei rivoluzionari piu' rivoluzionari del panorama cinematografico italiano (e non solo): il mite Gabriele, il soave Van Clift, il mangifico Barryz.
Gabry voleva far vedere a tutti il mod. 740 dei suoi genitori (preoccupati per la trasferta del figliuolo, ma fiduciosi della sua maturita').
Vancliffe dispensava complimenti a tutti, anche agli ignari passanti.
Barryz imita perfettamente Holden (non ricordo di aver notato l'Holden vero, ma cio' e' normale).
Taglietti e' stato sicuramente il piu' ammirato dalla donne ed il piu' invidiato dagli uomini: il suo fascino e' stato offuscato solo dalla presenza del sindaco.
Vanz ha avuto qualche problema allo stomaco.
Paperoga e' stata la rivelazione femminile, ma ha voluto far coppia fissa con Joe Black: Edo L'Astorina nulla ha potuto.
Sopra tutti noi vegliava il Persivale, spiritoso, sagace: presente.
DeAngeli e Davide,,,, hanno un po' esagerato coi canti rivoluzionari-contadini, ma hanno portato il giusto alito di trasgressione che mai deve mancare.
Neverhood e' un prete operaio ed ha cercato di seguire il duo.
Erf: che dire di Erf?? Niente!
Alcuni non hanno voluto rivelare il loro nome, ma sono stati comunque importanti per la buona riuscita del raduno.
mAx, come dimenticarsi di mAx!!! Spaurito e timido, arrossisce se lo guardi fisso negli occhi.

Alla prossima, ragazzi. E voi, voi che non c'eravate, non preoccupatevi: eraravate presenti nei nostri cuori.

Ma Holden, c'era o non c'era???

 

author: GUGLIELMO

[RADUNO] Ricordi più Definiti (2000/12/06)

 

Unico milanese in una macchinata di liguri, ma ho riso per tutti i 500 km.
Arrivo e dopo gli stupidi convenevoli la Spiff mi pugnala allo stomaco: non c'è la Mafe.
Ricordo che stavo pensando quasi "E che sono venuto a fare, allora?"
Poi ho visto Valentina. E Justine.
E ho capito che non ero venuto per nulla.
Poi la Vale ha detto che era sposata...e ho pensato:"E che sono venuto a fare, allora?"
La Spiff ha un gran bel paio di tette.
E BIbi somiglia a Tognazzi, giovane.
Castellini esiste. Devo anche avergli detto che scrive cazzate, una volta; credevo fosse un fake..
Montanini conferma che NCUCDC, lui.
Poi la Feltrinelli International e Cobianchi che minaccia di sperperare lo stipendio.
Consiglio un libro a LIbetta, che non so bene come la prende visto che poi mantiene due occhi tristissimi per tutto il tempo. Libetta ha qualcosa di Michelle Pfeiffer...
Holden fa un casino assurdo.
Tosi è pazzo, originale ma pazzo.
Vorrei tuffarmi dentro la Bruna (in senso metafisico), ma è ora di partire e ci si rifionda in machcina dove uno Stefano lanciatissimo spara cazzate per tutto il viaggio. Ridiamo. Fine del viaggio. Crollo sul letto.
una domanda sola: al ristrorante....qual'era Rob Lowe?

author: TERESA BATISTA

Raduno (2000/12/07)

 

Non sapevo se venire o no, ero piena di "se", piena di "ma", per la prima volta il raduno non rappresentava per me l'eccitante occasione di ocheggiare in giro ma rappresentava una chance per farmi riempire di belle energie da chi avevo intorno...

Sono venuta, alla fine, decidendo all'ultimo di esserci anche sabato sera, con i pazzi seguaci di Graziano che in una città come Bologna vanno a mangiare all'indiano...
Ma non m'interessava, avrei potuto mangiare anche cartone, quella sera.
L'importante era esserci.
E non esserci allo stesso tempo.
Come se osservassi tutto da un livello differente, come se viaggiassi ad un'altra velocità, come se il mondo impazzito mi corresse intorno ed io non fossi più capace di stargli dietro...
Sono rimasta attaccata al raduno come un naufrago alla sua zattera, a volte ho avuto la tentazione di scappare, a volte spuntava fuori lo spirito della teresina che rimbrottava, stuzzicava, motteggiava...
Ho anche pagato da bere al Tosi senza saperlo - e questo evento epocale ovrebbe dare il senso del mio stato -.
Con i pro e con i contro una vera teresa batista stanca di guerra, ma c'ero.
E come in un sogno, ricordo tutto molto sfumato, tutto molto caotico, scandito dalle mie emozioni piuttosto che dagli eventi.
E ho trovato l'affetto di amici che ho incontrato proprio qui - in questo strano mondo virtuale fatto di pazzi - e vi assicuro che il loro affetto non aveva nulla di virtuale: era quanto di più meravigliosamente caldo si possa immaginare.
E ho trovato dolcezza, carezze, abbracci, sorrisi, parole e silenzi.
E ho toccato e sono stata toccata, le mani si sono inttrecciate alle mani, le anime si sono incontrate con le anime, gli sguardi si sono incatenati ed io ringrazio ancora oggi il cielo per aver deciso di venire, e per aver trovato Voi.
Voi, che lo sapete uno per uno, di avere un posto nel mio cuore.
Voi, che lo sapete, che ho tanti difetti, e ci aggiungiamo anche quello di essere un libro aperto, nel bene e nel male che questo mio modo di essere mi causa.

Il mio raduno?
La sensazione di esserci e non esserci, in una Bologna dove si passeggiava sotto la pioggia ed il cielo color piombo.
La sensazione di fluttuare al di sopra delle cose ma di essere ancorata, aggrappata, trattenuta dal vostro affetto.

Vi ringrazio.
Vi ricordo tutti, vi ho *guardati* tutti, anche quelli che pensano che io non li abbia nemmeno sfiorati con gli occhi...
E siete una magia. E lo siete stati per me.

A voi, grazie. Soprattutto, per avermi fatto spazio nel vostro, di cuore...

 

author: SHADOW

[RADUNO] Ecco quanto accaduto. (2000/12/14)

 

S.l'o.
Piazza Maggiore è rotta in due da un edificio, al centro. Sul lato di questo stabile dove ho incontrato le persone ci sono dei portici. Sull'altro non ho visto, magari non esiste neppure, l'altro lato. I portici sono serviti, ringrazio chi li ha messi. Troppa pioggia per non starci sotto ad attendersi.
Ad ogni arrivo, di un singolo o di gruppi, ci sono stati dei saluti, non possono mancare, è la prima azione plausibile. Poi, come d'accordo, ognuno ha sfilato da sotto il cappotto la propria sbarra di ferro e se l'è avvolta attorno al corpo. Dalle spalle alle ginocchia, più o meno, circondati da tre o quattro giri di sbarra, come se addosso avessimo gli scivoli di un'Acquafan.
Non ricordo chi sia stato l'ultimo a giungere, però sono certo che, appena accerchiatosi con la sua sbarra, è apparsa in fondo al portico nostro la palla di ferro, grande quanto il cestello di una lavatrice da 8 chili di bucato. Rotolava, non velocissima ma verso di noi e diveniva più rapida ad ogni metro di corsa. Noi parlavamo, intanto, molti non ci si vedeva da tempo, altri da mai, come sempre accade del resto, ai raduni. Con la coda dell'occhio si intercettava l'arrivo della palla di ferro, senza però interrompere la conversazione. E poi eravamo confortati dalla nostra sbarra arrotolata addosso e non c'era motivo di preoccuparsi.
Stavo ascoltando la presentazione di un mai visto quando si è sentito il primo clangore, la palla è giunta fino a noi e ha colpito una delle sbarre torte. Poi ha rimbalzato ed è schizzata contro un altro di noi e deviata ancora su un terzo. Ad ogni colpo appariva una piccola saetta azzurrina, associata ad un suono che ricordava uno zot. Ad ogni zot, molti sorridevano. Sapevamo essere gli zot associati ad un incremento del punteggio.
Sotto quei portici abbiamo ottenuto molti punti.
Poi ci siamo trasferiti al ristorante. Una delle fasi più spettacolari del nostro incontro. C'erano due tavolate parallele, piene di noi che eravamo lì. La palla di ferro è apparsa ad un estremo di uno dei due tavoli e ha iniziato la sua corsa. Ha frantumato bicchieri e piatti, lanciato forchette come da una balestra, al suo passaggio sulla tavolata. Insanguinato di vino le tovaglie e appiattito scaloppine. Fino a colpire in pieno l'uomo a capotavola, Farina, appena arrivato, da pochi minuti, la sua sbarra nuova fiammante appena indossata e appena arrotolata. "Zot!" hanno urlato tutti in coro, all'impatto. Tantissi punti guadagnati in quello scontro.
Poi, la palla di ferro cromata, è svanita e rimaterializzatasi sul secondo tavolo, quello dove stavo io con altri. E' partita, sembrava ridesse, un sorriso molto rotondo, ed ha devastato il nostro tavolo come aveva sul primo. L'ho vista sfilarmi di fronte velocissima e non ho potuto respirare al suo passaggio, tanto pareva inarresatabile e ferrosa. Il nostro capotavola era Gaz. Colpito anche lui, mentre tentava di celare una bottiglia di vino speciale del sud tra le spire della sua sbarra. "Zot!" hanno urlato tutti. "Gaz!" hanno urlato tutti. Una mare di punti.