E’ nato a Milano il giorno di San Valentino, ai
tempi in cui le tigri coi denti a sciabola non si erano ancora estinte.
Non si è mai spiegato perché
abbia preso una laurea scientifica anziché classica. Forse per far
dispetto ai professori che immaginavano per lui
un futuro in campo letterario. Non è ben chiaro quando e perché
abbia intrapreso la
carriera di giornalista. E anche quella volta fu molto determinato ad
andare contro le sue inclinazioni; occupandosi
di argomenti che oggi gli provocano
tremore, stato di ansietà e labirintite.
Si dice che abbia diretto
alcuni periodici e frequentato studi televisivi e radiofonici. Sembra
incredibile, ma ha incontrato persone disposte a pagarlo per partecipare a
convegni e congressi, tenere conferenze e guidare seminari. Non si capisce
come abbia trovato il tempo
per viaggiare, incontrare, conoscere. Alla fine delle sue lunghe
peregrinazioni ha chiesto all’ anagrafe di
scrivere sul suo passaporto
“abitante del pianeta Terra”. Ma hanno chiamato i vigili e lo hanno
buttato in una pozzanghera. All' improvviso, a metà degli anni 90, è
stato colpito da un virus sconosciuto che lo ha indotto ad abbandonare la
professione giornalistica per dedicarsi alla narrativa. A tutt’ oggi
sono quattro i suoi romanzi in circolazione. Tutte le altre informazioni
sulla sua persona hanno il
pregio di non essere interessanti. Ammesso che quelle riportate lo siano
state.
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