Raffinato
conoscitore di un'inquantificabile numero di cose essenzialmente inutili
quali la semiotica, la narratologia, la storia dello Stato d'Israele e il
numero esatto di inquadrature del Cattivo Tenente di A. Ferrara. E' straordinariamente
buono ed accomodante, tranne quando si parla a sproposito delle cose inutili
di cui sopra. Nonostante il lessico forbito, non disdegna di partecipare
a flame di stampo postribolar-triviale se si riesce a fargli girare i cosiddetti
(cosa che in genere riesce piuttosto bene alle femmes fatales del gruppo).
Poi e' facile far la pace. Basta parlargli bene di Truffaut.
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