Immaginate una bimba
con gli occhi sgranati di fronte ad un negozio di caramelle: quella è
Valentina al cinema. Insolito esempio di golosità cinematografica,
si tuffa in montagne di film dal dorisday-style al più disturbante
horror giapponese, godendoseli in eguale misura; sarebbe disposta a vendere
organi per riuscire a sfiorare la nuca di Lynch, tuttavia non riconoscerebbe
qual è Totò in un film con Peppino (lei negherà, non
credetele). Corteggiata da vari esponenti tosco-emiliani del NG, si rifiuta
a tutti accennando un rossore d'altri tempi, in realtà del suo torbido
menage si narrano cose inaudite. S'innamora indistintamente di uomini, donne,
orsi e pinguini, per conquistarla regalatele un fiore viola. |